Certe brutte sorprese non si sa come mai debbano arrivare nei momenti meno opportuni. Proprio nei giorni prossimi al Ferragosto arriva puntuale e senza nessun preavviso una lettera dei servizi sociali del Comune di Città di Castello, nello specifico da parte del Servizio di Accompagnamento al Lavoro. Il testo della missiva è il seguente: “Con la presente, in seguito alla notevole contrazione delle risorse finanziarie relative anche al settore delle politiche sociali per l’anno 2010, l’Equipe del SAL si trova nella condizione di dover applicare una riduzione del 15% su ciascun contributo mensile legato al percorso d’accompagnamento al lavoro. Si comunica alla S.V. che tale riduzione sarà effettiva a partire dal mese di luglio compreso fino a dicembre2010.”
Per chi non sapesse di cosa si parla il S.A.L. è un servizio che sulla base delle opportunità lavorative presenti nel territorio, elabora progetti differenziati e personalizzati di accompagnamento al lavoro per persone esposte al rischio di esclusione sociale, per la precisione per tutti quei disabili che hanno necessità di fare un percorso riabilitativo che li riporti ad avere un ruolo attivo nella società in cui vivono. Tale servizio oltre che prevedere una serie di colloqui motivazionali, considerazioni di equipe su un iter adatto e flessibile da costruire sulle esigenze e potenzialità di una persona, prevede anche la presenza “simbolica” di un compenso economico mensile erogato dall’ente comunale. Certamente il tutto acquista un valore se si riesce e si dà avvio ad un reale inserimento lavorativo, cosa che non sempre risulta facile, dove determinante è anche il ruolo dell’impresa coinvolta.
Alcuni familiari che hanno persone coinvolte nei progetti S.A.L. hanno informato e espresso il loro disappunto all’ultima riunione presso l’associazione Le fatiche di Ercole. L’Associazione Le fatiche di Ercole, che costantemente cerca di trovare e incentivare vie collaborative con i servizi e le istituzioni per la promozione della salute mentale, vuole dunque stimolare le istituzioni ad una maggiore attenzione. Al di là del valore economico del risparmio in relazione già ad una di per sé minuta mensilità (intorno ai 100 euro), e oltre all’ormai sempre presente “crisi” che sembra spingerci a percorrere le strade più scontate e dannose dei tagli, invece di pensare a dei percorsi alternativi possibili, ci chiediamo se le modalità conoscitive, comunicative e progettuali debbano essere queste. Non vogliamo dunque soffermarci esclusivamente sugli aspetti economici, per le quali comunque dovremmo incominciare a pensare risposte diverse da quelle dei semplici tagli, piuttosto sono le modalità di partecipazione e comunicazione delle decisioni prese nel merito. Permetteteci di dire che l’associazione aveva già avuto un incontro con i servizi sociali del Comune i primi giorni di giugno su tematiche affini tra l’altro al tema, e che costantemente le persone seguite dal S.a.l. hanno colloqui con gli operatori del servizio citato. Nonostante ciò nessuno sapeva che a breve sarebbe arrivata la comunicazione sopra esposta.
Ci chiediamo dunque quanta sia la considerazione data agli importanti servizi che si devono svolgere e quali sia il ruolo delle persone prese in carico con le proprie famiglie. È possibile che una comunicazione del genere, che ha il suo peso per la persona coinvolta e per la sua famiglia, non la si ritiene degna di essere trasmessa e compresa in un colloquio diretto? Meglio dunque scaricargli un problema con una lettera a sorpresa in un periodo come quello di Ferragosto , dove ancor più aumenterà il senso di frustrazione nella possibilità di non trovare degli interlocutori pronti a rispondere ai dovuti chiarimenti in un periodo normalmente di ferie. Ci si rende conto, poi, che lo stesso servizio di accompagnamento al lavoro fonda la sua azione nello stabilire buone relazioni con la persona coinvolta e il suo contesto lavorativo aiutandola a superare eventuali difficoltà di inserimento o di percorso? E’ logico pensare che occorre costruire un buon rapporto di fiducia che passa inevitabilmente nella considerazione dell’altro se vogliamo vedere dei buoni esiti. Seguendo questi metodi non pensiamo si possa andare tanto lontano. Nonostante ciò speriamo di poter incontrare modalità comunicative e relazionali nonché progettuali migliori nel prossimo futuro e se così non fosse aspettiamo, scoraggiati ma preparati, le prossime festività del Natale.
